La differenza? Borca differenzia!

Con un buon 65% di raccolta differenziata, Borca entra  ufficialmente a far parte dei comuni “ricicloni” d’Italia. Riconoscimento importante per una località turistica dove la popolazione fluttua tra le poco più di 800 sino a oltre 1850 persone nel picco agostano. Bravi i residenti che con impegno si sono adeguati alla nuova regolamentazione; bravi gli ospiti, rispettosi della normativa; bravi tutti gli enti coinvolti (in primis l’Unione Montana della Valle del Boite, gestore nonché mente organizzatrice del servizio e, a seguire, Aimeri, addetta alla raccolta), sino alle amministrazioni comunali, interfaccia del cittadino nel raccogliere osservazioni e problematiche. “Sì, siamo contenti per questo risultato” commenta Bortolo Sala, al secondo mandato consecutivo di sindaco, nonché presidente dell’Unione Montana Valle del Boite, “ma è anche vero che siamo un po’ fermi: vogliamo e dobbiamo migliorare per andare oltre la soglia raggiunta”. Quel 65%, dunque, non basta, si deve differenziare di più per portare meno rifiuti in discarica; in buona sostanza, produrre rifiuti “migliori” e, quindi, pagare alla Regione un’ecotassa inferiore. Attenzione, lo scarto è tutt’altro che da sottovalutare: differenziare al di sotto del 50% comporta che ogni tonnellata di secco conferita in discarica costi ben 25 euro, a fronte dei 16,78 sul differenziato dal 50 al 65%. Premiati gli “attenti” che si piazzano sopra il 65%, meritevoli di una tariffa di 7,75 euro a tonnellata. Borca ha raggiunto la – a questo punto – ragguardevole percentuale che fa scattare il – chiamiamolo – bonus. Differenziare, dunque, non è poi così difficile e complicato, anche a fronte dei risultati raggiunti dagli altri Comuni della Valle. No, non lo è. Tutto il servizio di raccolta è strutturato in maniera tale da accogliere qualsiasi tipo di rifiuto, oggetto, materiale da eliminare. Alla raccolta porta a porta settimanale, riservata a organico, secco indifferenziato, plastica, vetro-lattine e carta, si affianca l’ecomobile, che una volta al mese sosta in ciascun comune dell’Unione per ritirare piccoli elettrodomestici, pile esauste, oli e vernici, mentre ramaglie e ingombranti vengono ritirati a domicilio
previa prenotazione telefonica.    continua…

di Barbara Pezzolla