“Tiziano… senza Tiziano”

Dal 29 giugno scorso è possibile visitare, nella sede di Palazzo Cosmo a Pieve di Cadore, la mostra “TIZIANO. Venezia e il papa Borgia”. Come si può leggere sin dalle prime pagine nelle presentazioni di rito e nei diversi saggi del catalogo – curato, al pari della mostra, dal Prof. Bernard Aikema – l’esposizione si qualifica come mostra-dossier, ossia mostra-documento.
Vale forse la pena fare qualche riflessione su tale formula per capire meglio il senso ed il significato dell’evento. Il dossier è, per l’appunto, un fascicolo di documenti relativi ad un unico soggetto o argomento: del pari, la mostra di Pieve di Cadore e il catalogo che l’accompagna sono relativi per lo più ad un solo dipinto.

… continua sul numero settembre 2013

L’economia fa acqua…o l’acqua fa economia?

Se è vero, come afferma Arturo Lorenzoni docente di Economia dell’energia all’Università di Padova, che “la produzione di energia sarà sempre più una questione locale”, allora é bene che i locali battano un colpo. Soprattutto in montagna. Il tema delle centraline idroelettriche e dell’utilizzo dell’acqua deve diventare, insomma, la nuova linea del Piave: di qui non si passa, almeno senza il nostro consenso. Pena il rischio di farsi defraudare di nuovo di una delle (poche) risorse che alla montagna ancora restano. Spiega Lorenzoni che “la produzione di energia a livello locale, sfruttando le risorse disponibili come acqua e legno, consente un cosiddetto dividendo multiplo: sicurezza degli approvvigionamenti, stabilizzazione dei costi, lavoro locale unito anche a capitale locale. Una scelta irrinunciabile in un frangente economico difficile e complesso come quello attuale.” Non a caso la politica europea privilegia proprio la produzione locale e distribuita, puntando sulla concorrenza, da un lato, e sulla sostenibilità dall’altro, per conseguire gli obiettivi della riduzione del 20% delle emissioni di CO2, dell’aumento del 20% dell’efficienza energetica, e del raggiungimento di almeno un 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Obiettivi non facili da raggiungere con questa situazione economica, ma comunque da perseguire entro il 2020.

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